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VIVEREOGGI di C.Z.

Riscaldamento - Stufe a pellet

29 Ottobre 2012, 09:15am

Pubblicato da CinziaZ

s3Le stufe a pellet sono una delle nuove forme di riscaldamento a basso consumo energetico ed ecologico.

Attualmente il riscaldamento prodotto dalla combustione del pellet è tra i più economici rispetto a qualsiasi altro impianto di riscaldamento, essi siano a gas, gasolio, GPL, elettrico...

 

Paragonabili ai tradizionali caminetti a legna, anche le stufe a pellet riscaldano l'ambiente per mezzo della combustione e quindi del fuoco. La fiamma arde vivace all'interno del focolare chiuso, ma ben visibile dallo spotello frontale in vetro, caratteristica che accumuna gli infiniti modelli di stufa a pellet esistenti nel mercato. 

 

Studiate per ottenere il massimo calore in totale sicurezza non è mai possibile entrare in contatto diretto con la fiamma, motivo per cui lo sportello in vetro rimane bloccato mentre la stufa a pellet sta funzionando, per tornare poi ad essere ispezionabile, quando la stufa è spenta, per le operazioni di pulizia e manutenzione.

 

s2.JPGPer l'installazione la stufa a pellet necessita di opere murarie al fine di collocare la canna fumaria ad alto tiraggio, indispensabile per lo smaltimento dei fumi e parte della cenere, e di un allaciamento elettrico che faccia funzionare le poche parti elettroniche della stufa.

 

Il combustibile, il pellet, non viene gettato direttamente nel focolare, ma caricato in un apposito contenitore, evitando così il pericolo di ustioni o atti imprudenti, sarà poi la stufa a regolarne la caduta nel bruciatore o camera ardente, dove potrà avvenire il processo di combustione.

La fiamma nelle stufe a pellet ha la caratteristica di ardere vivace, questo permette di produrre molto calore in breve tempo, quindi di ridurre notevolmente il tempo di riscaldamento dell'ambiente.

Tale vivacità delle fiamma è indotta da un getto d'aria generato da una speciale ventola che entra elettronicamente in funzione mantenedo l'ambiente a temperatura costante.

 

Accensione e spegnimento della stufa a pellet, sono regolabili per fascie orarie da un timer, oppure possono essere decise al momento e in alcuni modelli programmate. Possono essere gestite dallo specchietto di comando della stufa o per telecomando, senza entrare mai in contatto diretto con fonti di calore.

 

s4.JPGLa pulizia della stufa a pellet si limita alla rimozione della cenere, che viene raccolta nel cassettino estraibile, operazione da effettuare in media settimanalmente, in quanto il pellet ha la proprietà di produrre molta meno cenere della legna, mentre una pulizia più approfondita che interessa anche i filtri della canna fumaria è consigliata semestralmente o annualmente, a seconda dell'uso e del modello della stufa, e per questa occorre l'intervento di un tecnico qualificato.

 

Il design delle stufe a pellet non vanno assolutamente ad alterare il funzionamento o la resa dell'impianto, ma hanno semplicemente un valore estetico, poichè la stufa a pellet, un po' come il vecchio caminetto a legna, non solo riscalda ma valorizza l'ambiente con un tocco di stile, unendo arredamento alla calda atmosfera del fuoco.

 

L'impianto a pellet è tra i lider del mercato del riscaldamento odierno perchè è molto più economico di altri, perchè è più ecologico ed è di facile uso e gestione, oltre ad essere un elegante complemento d'arredo.

 

La stufa a pellet non sporca, non è pericolosa perchè il fuoco non è a portata di mano ed emette quel calore sensibile e asciutto tipico del fuoco.

 

Unico neo, se così si può definire, è che a differenza degli impianti a gas o elettrici o qunt'altro, occorre predisporre uno spazio per lo staccaggio dei sacchi di pellet, o quantificarne il consumo.

 

I prezzi variano dal modello e sono mediamente compresi dai 2000€ in su, compresa l'installazione, spesa che ad ogni modo è fiscalmente detraibile secondo i regolamenti vigenti.

 

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Cuscini cervicale: riposa bene e prenditi cura della tua salute

15 Ottobre 2012, 16:29pm

Pubblicato da CinziaZ

Molto spesso sottovalutiamo l'importanza dei cuscini, acquistando prodotti inadatti alle nostre esigenze specifiche. Un esempio? Siamo perseguitati dalla cervicale? Esistono cuscini specifici che ci permettono di riposare bene e al contempo alleviare il nostro problema.

Generalmente i cuscini cervicale sono costituiti da particolari materiali detti termosensibili. Questi materiali a contatto con il calore sviluppato dal corpo umano si ammorbidiscono assumendo la forma del capo e delle spalle. In alcuni casi questi cuscini sono trattati con ulteriori sostanze per garantirne l'utilizzo anche a chi soffre di allergie. Tra le sostanze naturali impiegate per garantire un maggior comfort ritroviamo l'aloe vera le cui proprietà benefiche sono note fin dai tempi remoti. Oltre al cuscino cervicale inteso come corpo, un ruolo importante è affidato anche alla fodera. Questa dev'essere lavabile anche a basse temperature, non oltre quaranta gradi, deve garantire una buona ventilazione e un adeguato grado di permeabilità, per non svegliarsi durante le notti estive sopraffatti dal caldo.
cuscino cervicale Hse24
Il cuscino cervicale tende ad adattarsi perfettamente alla naturale forma del capo garantendo un adeguato sostegno a collo e spalle durante il riposo. Molto spesso la parte superiore del nostro corpo è sottoposta a un notevole stress, dovuto soprattutto all'assunzione di posizioni sbagliate durante il sonno; possiamo facilmente comprendere l'importanza dei cuscini cervicale che assecondando la naturale posizione prevengono l'insorgenza di fastidiosi problemi. Per questo motivo sono indicati a tutti e non solo a chi già soffre di problemi legati alla regione cervicale. Quante volte ci siamo girati e rigirati nel letto, ci siamo sentiti intorpiditi, abbiamo avuto la spiacevole sensazione di svegliarci più stanchi della sera prima? Ebbene, con il cuscino cervicale le nostre articolazioni superiori troveranno il giusto riposo e il mattino ci sveglieremo riposati e senza fastidiosi dolori.

A questo punto vi starete domandando quale sia il costo di questo utile cuscino e starete pensando che un prodotto con queste caratteristiche presenti dei costi esorbitanti. Niente di più falso, i cuscini cervicale di ultima generazione sono economici e alla portata di tutti. In media il costo di un buon cuscino cervicale si aggira intorno ai cinquanta euro, ma è possibile che lo stesso prodotto in offerta sia venduto a un prezzo inferiore.

Tirando le somme, il cuscino cervicale ci permette di dormire sonni tranquilli, alleviare i problemi legati alla pressione generata nella zona cervicale durante il giorno svegliandoci finalmente riposati e il tutto a un costo contenuto.

 

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Cotture sempre perfette con la pentola a pressione elettrica

5 Ottobre 2012, 15:38pm

Pubblicato da CinziaZ

Utilizzare la pentola a pressione per cucinare è un’abitudine sana: i tempi di cottura si riducono, si risparmia energia e i cibi, cotti a vapore, risultano più sani e leggeri e conservano quasi inalterati tutti i principi nutritivi. Questo tipo di cottura consente inoltre di utilizzare poco sale e condimenti in quanto gli alimenti, conservando il loro sapore, risultano già gustosi e non necessitano di ulteriori aggiunte.

pentola-a-pressione-elettrica-digitale-HSE24.jpgLa pentola a pressione è composta da una normale pentola dal fondo molto spesso e da un coperchio a chiusura ermetica provvisto di due o più valvole che mantengono costante la pressione interna e servono ad evitare ogni rischio di esplosione. Poiché la pentola è chiusa ermeticamente, basta una piccola fiamma affinché l'interno divenga saturo di vapore e la temperatura raggiunga i 120°, permettendo così una cottura ottimale e sana dei cibi.

Con questa pentola si possono preparare i piatti più vari: zuppe, minestre, brodo, spezzatini e stracotti, arrosti ma anche verdure, carne e pesce. Per la cottura a vapore gli alimenti vanno posti su un cestello affinché non siano a contatto con l'acqua. I sistemi di cottura a pressione sono noti fin dall'antichità ma la pentola a pressione ha cominciato a diffondersi solo negli anni '50 grazie all'utilizzo dell'acciaio inox. Da allora la sicurezza e l'efficienza di questo utensile da cucina sono migliorate.

Attualmente sul mercato è presente anche la pentola a pressione elettrica digitale facilissima da usare: basta porre gli alimenti al suo interno e programmarla.
Terminata la cottura, la pentola a pressione elettrica si spegne automaticamente ed emette in segnale sonoro. E' possibile programmarla fino a 24 ore prima grazie alla tastiera posta sul corpo della pentola. Le icone disegnate sui tasti rendono la programmazione facile e intuitiva. La pentola a pressione elettrica risulta quindi molto utile e affidabile grazie alla possibilità di programmazione e ai 7 sistemi di sicurezza di cui è dotata. 

 

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Stendino compatto: addio agli indumenti bagnati in giro per la casa

29 Settembre 2012, 12:58pm

Pubblicato da CinziaZ

Con l'arrivo dell'autunno si ripresenta uno dei problemi più comuni per la maggior parte delle donne che si occupano dei lavori di casa: la difficoltà nell’asciugare il bucato con la brutta stagione. Durante la stagione invernale, anche nelle giornate di sole, l’asciugatura degli indumenti non è poi così facile e immediata, e non tutti dispongono di ambienti esterni o di soluzioni che permettano di stendere il bucato all'aria aperta.


Tra le varie soluzioni presenti sul mercato troviamo l’asciugatrice, che però spesso ha prezzi proibitivi e che proprio per questo in Italia non è ancora molto diffusa. Nella maggioranza dei casi si ricorre all'uso di stendini più o meno ingombranti o ci si serve dell'aiuto di caloriferi e termosifoni, ammassando biancheria ovunque in giro per casa. La soluzione più comune e che crea meno disordine è l'uso di un pratico
stendino. Ormai in commercio ne esistono di vari tipi, misure e modelli, in grado di accontentare le diverse esigenze di casalinghe e ambienti. Ci sono quelli dalla forma classica, quelli ripiegabili, con le ruote, da parete, da appoggiare sulla vasca da bagno ed esistono anche comodi modelli compatti che ottimizzano lo spazio disponibile in casa.stendino-compatto-stendibiancheria-HSE24.jpg


Esiste uno stendibiancheria compatto, facilmente reperibile in internet tramite una veloce ricerca, che oltre ad essere pieghevole consente di stendere il bucato in spazi ridotti. E' un modello ultracompatto e leggero che se chiuso può essere riposto in spazi molto piccoli. E' composto da aste regolabili e nella sua massima apertura arriva a oltre 18 metri di stenditura. Sia da chiuso che da aperto può essere agevolmente spostato nei diversi ambienti della casa grazie a comode ruotine. Questo prodotto, studiato per essere pratico e funzionale, vuole ovviare ai problemi di asciugatura in ambienti chiusi, dove spesso si hanno problemi perché gli indumenti sono costretti in uno spazio limitato.


Questo stendino compatto ha tre barre che si possono regolare in tre diverse posizioni di altezza e ogni piano è composto da 8 aste della lunghezza di 77 cm l'uno per un totale di spazio disponibile di 18,48 metri. Questo stendibiancheria è particolarmente adatto a spazi ridotti e a chi vuole stendere in modo pratico e ordinato. Quindi addio ad antiestetici panni sparsi per casa o appesi ai termosifoni!

 

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Piastra professionale per capelli come sceglierla

21 Settembre 2012, 13:12pm

Pubblicato da CinziaZ

Per ottenere una buona stiratura dei capelli senza rovinarli, bisogna premunirsi di una buona piastra e usarla correttamente.

 

Scegliere una buona piastra, specie per chi la utilizza frequentemente, è molto importante per la salute del capello.

 

La piastra induce al capello uno stress notevole e a lungo andare tende a seccarlo, snervarlo, facendolo apparire opaco ed elettrostatico, ma questo è possibile evitarlo scegliendo la piastra giusta e usandola nel modo corretto.

 

Innanzitutto bisogna conoscere i propri capelli e rispettarne i limiti per non rovinarli o per non far sopportare loro uno stato di stress troppo elevato.

 

Una buona piastra, per essere tale, deve avere determinati requisiti che oltre a renderla sicura la rendono anche adattabile a più tipi di capelli, che siano fini o spessi, ricci, ondulati o lisci e che siano trattati o meno.

 

Requisito che rende la piastra universale per ogni capello è il controllo della temperatura.

Il capello riccio o particolarmente indisciplinato necessita di temperature elevate che possono arrivare fino a 200°C, i capelli fini e delicati o già lisci richiedono invece una temperatura minore, 150°C, come va tenuta bassa per i piccoli ritocchi come la sistemazione del ciuffo o delle punte ribelli.

 

Altra caratteristica importante di una piastra per capelli è il rivestimento in ceramica.

La ceramica ha la proprietà di distribuire uniformemente il calore nella piastra, ha maggiore scorrevolezza e rispetta la struttura del capello che al suo passaggio appare più lucente e setoso.

 

Le ultime piastre hanno il sistema a ioni, ovvero rilasciano delle particelle che donano al capello un effetto liscio naturale, morbidi e meno elettrici.

 

Da non sottovalutare infine è la dimensione della piastra, che deve essere comoda e leggera. Non è vero che una piastra grande liscia i capelli meglio di una di piccolo formato perché i capelli vanno comunque suddivisi per ciocche. Semplicemente una piastra stretta è più comoda per chi ha i capelli corti o difficili, una più larga si addice invece per le  lunghe chiome, l’importante è che la piastra sia leggera e comode da manovrare, specie se la piastra la si usa da soli su se stessi.

 

Perché una piastra dia un buon effetto bisogna comunque preparare il capello alla stiratura, è indispensabile quindi asciugarli bene con una piega con il phon, idratarli e nutrirli con prodotti appositi, ottimo è lo spray ai semi di lino che nutre il capello mostrandolo lucente e morbido.

Ricordiamo che la piastra deve scivolare bene senza intoppi e la ciocca di capelli deve risultare liscia alla prima passata senza insistere troppo per non bruciarli.

I capelli devono essere completamente asciutti e mai umidi o leggermente umidi altrimenti la piastra facendo evaporare l’acqua in modo brusco brucia il capello arrecandogli anche gravi danni.

Ultimata l’acconciatura ricordiamo di far raffreddare naturalmente la piastra, pulirla con un panno morbido e riporla con cura nella custodia.

Non utilizzare mai piastre danneggiare o graffiate.

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Il forno a microonde

19 Settembre 2012, 19:09pm

Pubblicato da CinziaZ

Il forno a microonde è ormai un elettrodomestico di normale utilizzo di cui ogni cucina che si rispetti sembra esserne munita.

 

Il forno a microonde è conosciuto per la sua velocità di cottura, di riscaldare o per scongelare in tempo record qualsiasi pietanza.

 

Fino a qualche anno fa era fonte di pregiudizi e dicussioni riguardo l'emanazione di possibili radiazioni, nonchè di congetture tempistiche per la celerità di cottura e qualità del cibo cotto.

Sfatiamo i falsi miti capendo come il forno a microonde è riusciuto a diventare l'alleato numero uno in cucina sfornando malicaretti di ogni sorte in poco tempo, e soprattutto quali requisiti deve avere un forno a microonde per offrire una cottura alla pari del forno tradizionale.

 

Il forno a microone riesce a cuocere in poco tempo gli alimenti per effetto del "magnetron", un generatore di un campo elettromagnetico varabile.

Il magnetron ha lo scopo di amplificare l'oscillazione delle molecole polarizzabili, le quali sono contenute in particolr modo nell'acqua, noto elemento sempre presente in quantità differenti nei cibi.

L'oscillazione molecolare scaturisce calore, è quindi l'acqua contenuta negli alimenti che scaldandosi velocemente determina la cottura, o il riscaldamento, o lo scongelamento del cibo.

 

Sulla base di questo principio si svela il mistero del piatto che non scotta. Semplicemente perchè nella porcellana, nella plastica o nel vetro, non vi è acqua.

 

Diversamente dalla cottura offerta dal forno tradizionale, ove il calore del forno inizia a cuocere la pietanza dall'esterno verso l'interno, contariamente nella cottura a microonde il cibo inizia a riscaldarsi o a cuocersi dall'interno verso l'esterno.

 

Vantaggi indiscussi della cottura a microonde è il risparmio di tempo e qundi anche energetico, poter utilizzare contenitori usa e getta o direttamente i piatti di portata, ma quanto riguarda il sapore?.

 

Per poter sfornare arrosti dorati e patate rosalate, o torte soffici come con la cottura tradizionale, il forno a microonde deve  avere dei requisiti;

per ultimare la cottura è indispensabile l'utilizzo del "grill", ossia dei raggi infrarossi che permettono di effettuare le dorature alle pietanze,

e per una cottura uniforme un buon forno a microonde deve essere dotato del "crisp", una particolare teglia in alluminio che diffonde il calore in modo uniforme otimizzando la cottura.

 

La cottura fatta con un buon forno a microonde ha ormai raggiunto un livello paritario alla cottuara tradizionale, sia per gusto che per estetica e soprattutto per valore nutrizionale.

Un tempo il forno a microonde ha aperto discussioni su possibili emanazioni radioattive che sembravano avvelenare il cibo e inquinare l'ambiente, tanto da farle divenire quasi una leggenda metropolitana, oggi i forni a microonde sono assolutamente sicuri e protetti per costruzione, sia dal rivestimento in acciaio che dal vetro frontale, quindi, basta solo imparare un nuovo metodo di cottura.

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Come curare e riconoscere i pidocchi

10 Settembre 2012, 13:21pm

Pubblicato da CinziaZ

Ogni anno con l’apertura dell’anno scolastico scatta anche il campanello di allarme “SOS PEDICULOSI”.

 

La lotta o la prevenzione contro il pidocchio, con tecniche più o meno naturali, più o meno efficaci, la combattiamo da sempre.

Cosa certa è che è davvero difficile e impegnativo sbarazzarsi di questi ospiti indesiderati, in particolar modo se le vittime sono i bambini.

 

Cos’è il pidocchio.

 

…è un insetto dalle notevoli capacità riproduttive, in età adulta non supera i 3,5mm circa, ha un corpo affusolato con sei http://t0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTDFjyzjgWLaLx8LaMGPLe7W96VQhskZN-z6HiPS8NYLMGqDHEp8Vtvp58zampette di colore marrone scuro o nocciola, non vola e non salta.

Si trasmette per contatto diretto, un testa a testa, ma anche indossando lo stesso berretto, usando la stessa spazzola o dormendo sullo stesso cuscino della persona infetta.

 

Il pidocchio vive sulla testa, si annida tra i capelli e si nutre di sangue.

Non è un insetto agile, ha movimenti lenti e staccato dalla cute, non trovando nutrimento, non ha vita lunga.

La sua riproduzione è rapida e impestarsi in poco tempo è molto facile. Mediamente la femmina del pidocchio depone fino a 10 uova la giorno, le lendini, per arrivare a deporre nella sua vita mediamente 300 uova.

 

http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQaFkopfRi7X_DshvfOSN1DqhImBOW5bMJ5-Xlv_OlDnuKLqdzzZ-0pGqkLe lendini hanno colore chiaro e dimensioni molto piccole, restano appiccicate al capello grazie ad una loro sostanza collante.

Per tutta la gestazione, circa 7 giorni, non danno alcun fastidio e spesso non sono avvertite dall’uomo, il pidocchio inizia a farsi sentire quando ormai adulto punge il cuoio capelluto per nutrirsi di sangue iniettando una saliva che provoca un fastidioso senso di prurito.

 

 

 

Rimedi naturali e chimici,

 

Noto rimedio naturale è il lavaggio con aceto, anche se difficilmente risolutore. L’aceto aiuta la lendine a scivolare e quindi a staccarsi dal capello al passaggio di un pettine a denti molto stretti e resistenti, meglio se d’acciaio.

 

Inoltre sfatiamo anche il falso mito del tocco d’aceto dietro le orecchie come segno preventivo, perché non esiste prevenzione al pidocchio, né naturale, né chimica.

 

I rimedi chimici, come lo shampo, sono molto aggressivi contro il pidocchio adulto e un po’ meno contro le lendini, che paradossalmente sono molto più resistenti dell’insetto adulto. Gli shampo sono comunque lozioni e trattamenti efficaci a base di permetrina e/o di malation (gli elementi considerati più efficaci per l’eliminazione del parassita).

Il trattamento con lo shampo è comodo e facile da eseguire,  generalmente richiede una decina di minuti tra frizione e lavaggio, e poi è d’obbligo far passare il pettinino d’acciaio dividendo i capelli per ciocche, lavandolo e pulendolo ad ogni passaggio.

Dopo lo shampo il pidocchio adulto è eliminato e spesse volte lo si vede cadere al risciacquo del capo, mentre la lendine, indebolita dal trattamento, tende a sfilarsi al passaggio del pettine, ma spesso bisogna sfilarle manualmente.

 

Il trattamento va ripetuto dopo sette giorni.

 

 

Altro sistema valido è il pettine elettrico, che passato come un normale pettine sui capelli, uccide sia il pidocchio adulto che le lendini con una piccola scarica elettrica del tutto innocue al bambino o all’individuo adulto ma letale per il parassita.

Il pettine elettrico può essere usato in qualsiasi momento su capelli asciutti, specie in quei periodi dell’anno in cui le scuole stesse danno gli allarmi o quando si frequentano posti pubblici come i treni…

Funziona a pile e si acquista in farmacia e parafarmacia.

(Non è consigliato l’utilizzo sui bambini con età inferiore ai tre anni)

 

 

Pulizia delle spazzole e dell’ambiente;

 

Spazzole, pettini, lenzuola, fodere…occorre lavare tutto a 60°.

Se i bambini sono stati a contatto con peluche o indumenti che non è possibile lavare a temperature elevate è sufficiente chiuderli in un sacchetto di plastica per 20-30 giorni, perché ricordiamo che il nutrimento del pidocchio è il sangue, oppure l’insetto muore anche dal troppo freddo, quindi chiudere sempre l’oggetto in un schietto di plastica e riporlo in un congelatore a -15°.

 

Aspirare l’ambiente e rimuovere poi il sacchetto dall’aspirapolvere, utile è anche fare, per chi ha i mezzi, la pulizia a vapore che negli ultimi tempi sembra prendere piede.

 

 

Sfatiamo i falsi miti;

 

Ricordiamo che il pidocchio è un parassita e non un virus, e lo si può sconfiggere con le tecniche giuste e un po’ di pazienza imparando a conoscerlo,

 

Non è assolutamente segno di sporcizia e vergogna, semplicemente c’è e continuerà ad esserci,

 

Non occorre tagliare i capelli a zero o per i meno coraggiosi a 1-2 cm di lunghezza,

 

Non occorre fare unguenti d’aceto più o meno puzzolenti mo’ di collane d’aglio contro i vampiri perché il pidocchio non hanno olfatto, l’aceto serve solo a rendere le lendini un pochino meno appiccicose.

 

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Graffatrice elettrica: risultati professionali a un prezzo contenuto

5 Settembre 2012, 11:17am

Pubblicato da CinziaZ

Niente di più vero del vecchio modo di dire “chi fa da se fa per tre”, sia livello pratico che economico.

 

Evitare di spendere soldi per operazioni e lavori che possiamo compiere da soli è sicuramente un toccasana sia per il nostro portafoglio sia per il nostro fisico, ed inoltre , così facendo, avremmo la possibilità di dare sfogo alla nostra fantasia nei modi più disparati. Per essere autosufficienti nei lavori domestici e non necessitiamo, ovviamente, di un kit professionale o almeno idoneo allo svolgimento dei lavoretti di casa più diffusi. Tra gli attrezzi che devono essere nel nostro kit, troviamo sicuramente cacciaviti di varia dimensione, un metro, ma soprattutto una graffatrice elettrica, fondamentale per la buona riuscita di molteplici opere.


graffatrice-elettrica-professionale-HSE24.jpgUna graffatrice non è solo un attrezzo in più nella vostra cassetta degli attrezzi, la graffatrice elettrica è l'unione e degna sostituta di molteplici attrezzi pesanti o ingombrati, esaltando la facilità d'uso di ognuno di essi, la velocità di esecuzione, ma soprattutto la precisione con la quale verrà svolta una determinata operazione.
Ecco alcuni esempi di utilizzo della graffatrice affinché possiate anche voi evincere appieno il valore di questo attrezzo:

·         Sicuramente, il foderare o rifoderare sedie da interno o esterno è uno degli esempi migliori per evidenziare l’utilità di una graffatrice elettrica. Quando i bambini, magari troppo esuberanti, strappano o scuciono le sedie della cucina, l'unico modo per addolcire l'ira di una moglie è prometterle di riassettare le fodere. Tutto questo è possibile grazie ad un oggetto quale la graffatrice elettrica:

 

Se la fodera della sedia risulta ancora integra vi basterà stenderla e sparare qualche punto con la graffatrice affinché il tessuto rimanga ben disteso e la fodera ritorni ad essere compatta come in origine. Nel caso invece la fodera risulti strappata procedete in questo modo: strappate via completamente la fodera e riposizionatene una tagliato precedentemente della misura esatta. Mettete inizialmente i primi 2 punti nei due angoli opposti, per poi procedere a sparare con la graffatrice anche gli altri 2 spigoli e proseguite poi con tutto il perimetro della parte foderata.

 

·          Non solo, con la graffatrice potrete compiere lavori anche più impegnativi con materiali meno lavorabili quali il foglio di bitume, con il quale è possibile foderare e rinforzare il tetto della vostra casetta in legno. La graffatrice servirà inoltre per migliorare e restaurare infissi in legno o la cuccia del vostro cane, in questo caso vi basterà sostituire nella vostra graffatrice, le graffe con i chiodi ed il gioco è fatto.


Provate ora a fare tutti questi lavori con solo martello e chiodi... quante dita schiacciate e quanto tempo in più avrete impiegato per un risultato che non è neanche lontanamente paragonabile alla precisione di una graffatrice? Insomma questo strumento si rivela sempre più indispensabile per gli italiani soprattutto in un periodo come quello che stiamo passando in cui risparmiare 50 o 100 euro sbrigando faccende domestiche e piccoli lavoretti in totale autonomia è un grosso vantaggio.

 

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Come riconoscere le uova

1 Settembre 2012, 18:33pm

Pubblicato da CinziaZ

L'uovo è uno degli alimenti base della nostra alimentazione.
Una gran quantità di uova la assumiamo indirettamente, tramite la pasta all'uovo, dolci, biscotti ...

Altra quantità di uova, invece, le assumiamo direttamente, “uova di categoria A”, “uova fresche”. Mentre le uova di categoria B, conosciute anche come di “seconda qualità” sono destinate all'industria alimentare o non alimentare. Ma oggi ci tengo a parlarvi delle prime, ossia di ciò che compriamo in confezione o sciolte e, che noi stessi cuciniamo.

Insomma, cerchiamo di capire cosa mettiamo nel carrello della spesa.

Tutte le uova fresche (categoria A), perché siano tali devono avere determinate caratteristiche:

• guscio: normale, pulito, intatto;

• camera d'aria: altezza non superiore a 6 mm, immobile; tuttavia, per le uova commercializzate la dicitura «extra», l'altezza non deve superare i 4 mm;

• albume: chiaro, limpido, di consistenza gelatinosa, esente da corpi estranei di qualsiasi natura;

• tuorlo: visibile alla speratura soltanto come ombratura, senza contorno apparente, che non si allontani sensibilmente dal centro dell'uovo in caso di rotazione di questo, esente da corpi estranei di qualsiasi natura;

• germe: sviluppo impercettibile;

• odore: assenza di odori estranei.
Le uova fresche, sono poi classificate anche per il peso:

• XL - Grandissime: 73 g e più

• L - Grandi: di 63 g e più ma inferiori a 73 g,

• M - Medie: di 53 g e più ma inferiori a 63 g,

• S - Piccole: meno di 52 g,

Sul guscio ogni uovo deve avere un codice stampato, mediante il quale è possibile avere tutte le informazioni principali sulle uova in vendita. L'etichettatura rende disponibile al consumatore una vera e propria carta di identità dell'uovo.
L'etichettatura delle uova destinate al consumo diretto, ai sensi del Regolamento CE 2295 del 2003, è obbligatoria e non lasciata alla discrezione del produttore.

Impresso su ogni uovo quindi troviamo un codice, impariamo a conoscerlo seguendo l’esempio:
0 IT 045 TO 001
2/***
“ 0 ” indica la tipologia di allevamento: 0 = Uova da agricoltura biologica, 1 = Uova da allevamento all’aperto, 2 = Uova da allevamento a terra, 3 = Uova da allevamento in gabbia
“ IT ” indica lo stato di produzione
“ 045 ” indica il codice ISTAT del comune di provenienza
“ TO ” in paese di produzione
“ 001 ” il paese e il luogo dell’allevamento in cui la gallina ha deposto l’uovo
“ 2/*** ” indica la data di scadenza
La tipologia di allevamento incide sul costo finale delle uova e sulla qualità e stando ad un sentire comune anche al gusto dell’uovo.
• Uova da agricoltura biologica: è soggetta alle principali caratteristiche e normative degli allevamenti biologici, mangimi biologici e allevamento per lo più in un terreno naturale e all’ aperto.

• Allevamento all’aperto: le galline per alcune ore al giorno possono razzolare in un ambiente esterno (solitamente protetto e controllato per ragioni sanitarie, mirate a prevenire contagi con animali esterni all’allevamento) e le uova vengono deposte sul terreno o nei nidi.
• Allevamento a terra: le galline vengono allevate in un capannone dove sono libere di muoversi all’interno di esso, le uova vengono deposte nei nidi o sul terreno.
• Allevamento in gabbia (batteria): galline allevate in un ambiente confinato, depongono le uova direttamente in una macchina preposta alla raccolta.

 

L’uovo dal punto di vista nutrizionale, è un alimento ricco di proteine nobili, Sali minerali, vitamine A, B ed E.

http://it-pic2.ciao.com/it/27538529.jpg

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Candele senza fiamma

30 Agosto 2012, 16:18pm

Pubblicato da CinziaZ

La candela senza fiamma è uno degli ultimi oggetto d'arredo intelligente.

 

Comoda e sicura non brucia ma si accende, con un soffio o con un interrutore a scomparsa, brilla di luce soffusa e tremolante proprio con lo stesso fascino della tradizionale candela di cera.

 

 

http://www.primrose-italia.eu/product_thumb.php?img=images/candles_whitelight_square.jpg&w=188&h=89

 

La candela senza fiamma, oltre ad essere sicura perchè non ha fuoco, non inquina e assolutamente non è tossica, come le tradizionali candele che bruciando gli oli profumati contenuti nella cera, anche se in minima parte, sono nocivi all'ambiente e alla salute.

Grazie all'assenza del fuoco è sicura e la si può mettere ovunque, nelle nicchie, in presenza di bambini, nelle fete...laddove il vero fuoco risulterebbe bello ma pericoloso.

La candela senza fiamma non sporca perchè non brucia e non si scioglie.

La candela senza fiamma può restare incustodita e si accende e si spegne in un attimo quando vogliamo.

 

Una plastica colorata rivestita in cera naturale che brilla grazie a un led nascosto al suo interno che come una vera candela emette una luce fioca e leggermente mossa, spesso anche variabile di intensità.

Il dispositivo va a pile, si accende con un interrutore nascosto sul fondo o in modo più originale, con un soffio.

Colorate, di diversa forma e dimensione ormai le candele senza fiamma, belle e sicure, fanno parte della nuova oggettistica d'arredo.

 

Di prezzi vari ma contenuti, sono ottime per abbellire il nostro spazio e per un idea regalo.

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